Da Turismo Di Massa A Turismo Sostenibile In 3 Mosse

“Riusciremo a vedere quel luogo prima che sia troppo tardi?”
Questo è il dilemma che molti viaggiatori devono affrontare con siti naturali e culturali in tutto il mondo minacciati da una marea crescente di turisti e costruzioni.
nascita del turismo di massa
Quando siamo piccoli sentiamo parlare di luoghi e destinazioni famosi, pieni di meraviglia, architettura, paesaggi e magia. Gli anni a seguire coltiviamo questi sogni tramite l’immaginazione, i media, i racconti e le foto scattate da altri.
Sogniamo, cresciamo, risparmiamo i nostri soldi e un giorno finalmente possiamo visitare questi posti, scoprendo però di non essere gli unici: tutti gli altri li stanno visitando nello stesso momento.
E’ qui che nasce il concetto di “overtourism”, o turismo di massa, un turismo eccessivo che sta rapidamente diventando un punto di discussione cruciale.
Grazie a tariffe sempre più convenienti e alla capacità di film e social media di focalizzare l’attenzione su destinazioni specifiche, sempre più viaggiatori scelgono località che non sono più in grado di sostenere la propria popolarità.
turismo di massa: fra numeri e definizioni
Gli studi sui dati del mondo turistico confermano queste preoccupazioni.
Secondo i report di Federturismo , l’industria turistica è in rapida espansione e porta con sé enormi implicazioni sul piano sociale, economico e culturale.
La World Tourism Organization (UNWTO) aveva previsto nel 2020 una crescita fino a 1.3 miliardi di viaggiatori; le previsioni per il 2030 mostrano una quota di arrivi di turisti internazionali che supererà la soglia degli 1,8 miliardi (+80% rispetto al decennio precedente).
E’ proprio a causa di questi numeri stellari che si parla di Overtourism, o turismo di massa.

“Il turismo di massa è l’impatto negativo che il turismo, all’interno di una destinazione o in parte di essa, ha sulla qualità di vita percepita dei residenti e/o sull’esperienza del visitatore”. – UNWTO
“Il turismo di massa è la situazione nella quale l’impatto del turismo, in un certo momento e in una certa località, eccede la soglia della capacità fisica, ecologica, sociale, economica, psicologica e/o politica”. – Commissione per i trasporti e il turismo del Parlamento Europeo
“Turismo di massa : un numero eccessivo di visitatori diretti a luoghi famosi, danneggiando l’ambiente e con un impatto dannoso sulla vita dei residenti”. – CNN travel
Molto chiaro direi.
Il turismo di massa condiziona infatti non solo la quotidianità degli abitanti locali, e della biodiversità presente in loco, ma anche l’esperienza dei visitatori stessi che si ritrovano a condividere con più persone del dovuto delle risorse limitate, prima fra tutte lo spazio.
Turismo di massa VS Turismo sostenibile
Quali fattori hanno provocato lo sviluppo del turismo di massa e ostacolano tutt’ora la crescita di un turismo sostenibile e consapevole?
Te ne condivido qualcuno.
Primo fra tutti l’importanza attribuita agli interessi economici rispetto a quelli sociali e ambientali, tematica purtroppo ricorrente al giorno d’oggi che non riguarda soltanto l’ambito turistico.
Il secondo fattore è la disponibilità di alcune risorse in maniera irrispettosa, continua e per chiunque. In questo modo queste risorse vanno esaurendosi con conseguenze disastrose. Immagina di essere obbligato a farti accarezzare ogni giorno da migliaia di persone diverse, per tutto l’anno. Oppure di dover sopportare il peso di tutti i turisti che ogni giorno visitano un determinato sito archeologico.
Altro fenomeno che ha contribuito alla nascita dell’overtourism è la cattiva gestione dei flussi turistici: anche qui le amministrazioni locali basano le loro scelte sulla tutela degli interessi economici trascurando quelli delle comunità locali, sia umane che animali.
Infine c’è una frammentazione eccessiva nel campo dei professionisti e delle competenze che possiedono, che ha contribuito all’adozione di scelte controproducenti per quanto riguarda la corretta promozione delle mete turistiche.
I turisti uccidono i luoghi che visitano?
Se le cose proseguono in questa direzione, la risposta sarà probabilmente si.
Per fortuna sono convinta ci sia sempre una soluzione. In questo caso è quella di metterci in gioco e scegliere di essere noi stessi in primo luogo turisti responsabili.
Pensi sia troppo ottimista?
I viaggiatori come me e te sono la componente principale dell’industria del turismo: per questo credo che con le nostre scelte siamo in grado di indirizzare il mondo dei viaggi verso una nuova frontiera, differenziata, variegata e rispettosa dell’ambiente.

Turismo di massa: 3 mindset per contrastarlo
Per ottenere risultati concreti è fondamentale che ognuno di noi faccia la sua parte. Nessuno escluso.
Perché questo sia possibile, non servono capacità e superpoteri, basta soltanto il giusto approccio mentale.
Puoi partire da queste 3 best practices che creano insieme il mindset del turista responsabile.
1. Non seguire la massa
Non aver paura di essere diverso. La paura del giudizio è una componente scomoda che condiziona notevolmente le nostre scelte. Ma ognuno di noi, ogni viaggiatore è unico ed è vitale che celebri e creda nella sua unicità.
Cosa significa nella pratica ?
Visita località sconosciute, posti di cui nessuno o pochi parlano, fatti portavoce di realtà ancora da scoprire. Il pianeta è pieno di meraviglie di cui fare esperienza.

2. Ascolta l'istinto
Invece che ascoltare le pubblicità, ascolta te stesso/a.
Vuoi visitare quel luogo di cui nessuno parla ma che ti ispira da anni? Fallo! Se non hai ancora sviluppato un istinto da viaggiatore esperto o pensi di visitare una località che non conosci per nulla, informati, parla con la gente del luogo se hai la possibilità di farlo, leggi, non rimanere intrappolato nei classici intrattenimenti da turista o nella paura di fare una brutta figura.
Le relazioni che si creano in viaggio sono fra le più genuine e preziose.
3. concediti la libertà di perderti
Tante volte ci affidiamo a mappe ed indicazioni per rimbalzare da una meta all’altra, senza mai cogliere l’occasione per godere del momento che stiamo vivendo e fluire con esso.
Hai mai provato a camminare senza una meta precisa?
Spesso si scoprono luoghi magici proprio in questo modo. Un minimo di accortezza è sempre una buona compagna certo, ma senza esagerare: le strade poco battute riservano quasi sempre le sorprese più belle.
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